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INTERVISTA A DIEUDONNÉ NZAPALAINGA E LA SUA LOTTA PER LA PACE [CON VIDEO], Massimiliano Mancini

Le guerre, la fede e la geopolitica viste dall’Africa e dal cardinale più giovane

Abstract: Intervista a Dieudonné Nzapalainga, in occasione del Meeting di Rimini 2022, il più giovane cardinale del collegio cardinalizio sino al 2019, già presidente della Conferenza Episcopale del Centrafrica, restauratore della Chiesa africana dopo gli scandali, da sempre impegnato contro le guerre intestine africane e gli interessi stranieri in Africa. Il contrasto alle nuove forme di colonialismo con l’affermazione della cultura dello scambio reciproco attraverso il ruolo della Chiesa cattolica.

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[Foto e video di Federica D’Arpino]

L’intervista

Massimiliano Mancini

Massimiliano Mancini, direttore di Ethica Societas, rivista di scienze umane e sociali.

Massimiliano Mancini: «Si può costruire la pace quando ci sono grandi interessi avversi come il denaro e il potere?».

Dieudonné Nzapalainga

Dieudonné Nzapalainga, è nato il 14 marzo 1967 a Mbomou nella Repubblica Centrafricana, nel 2009 è stato nominato amministratore apostolico dell’arcidiocesi di Bangui dopo che un’indagine vaticana si è conclusa con la scoperta che molti sacerdoti centrafricani hanno violato i voti di povertà, castità ed obbedienza; nel 2012, all’età di quarantacinque anni, è stato ordinato vescovo e nominato arcivescovo e nunzio apostolico nella Repubblica Centrafricana da papa Benedetto XVI; nel 2013 è stato eletto presidente della Conferenza Episcopale della Repubblica Centrafricana (CECA), ricoprendo tale incarico fino al 18 gennaio 2019; nel 2016 Papa Francesco lo ha creato Cardinale risultando il più giovane del collegio cardinalizio. Ha scritto “La mia lotta per la pace. Centrafrica, un cardinale per il dialogo” con Laurence Desjoyaux. Libreria editrice vaticana, 2022.

Dieudonné Nzapalainga: «Dobbiamo costruire la pace tra uomini e donne. La pace è il bene più prezioso. Quando avremo accolto la pace dentro di noi allora sarà chiaro che le ricchezze sono un dono di Dio e quindi non ci sarà più l’egoismo e la sete di spogliare gli altri. Per me la pace è Dio stesso e questa pace Dio ce l’ha donata in Gesù Cristo, che ci ha detto Io vi lascio la pace e “siate artigiani di di pace” [il tema dell’intervento del cardinale al Meeting di Rimini 2022 n.d.r.]. L’artigiano di pace è colui che rifiuta la guerra e costruisce la convivialità per la pace e cerca la felicità, non per sé stesso ma per tutto il mondo, con la fiamma che Dio da al nostro cuore».

Massimiliano Mancini: «In Africa però ci sono gli interessi di grandi potenze, che prendono i beni e portano il male, in un percorso continuo dal colonialismo al neocolonialismo. Ad esempio gli interessi della Russia in Africa in questo momento in che direzione vanno e ci potrà essere un futuro nel quale l’Africa sarà veramente libera?».

Dieudonné Nzapalainga: «È compito degli africani difendere la loro terra e i loro interessi, sfortunatamente però essi si dividono, alcuni vanno con l’America, altri con la Cina o con la Russia e questo non tutela gli interessi del paese. Così rubano le ricchezze del paese e il futuro di tutti i giovani del paese. Quindi ora sta ai leader africani curare e dare un senso alla loro nazione pensando agli altri e, se i loro interessi non sono per il loro paese, dobbiamo rifiutarli, soprattutto quando qualcuno guarda ai propri interessi e non a quelli della nazione. È qui che la Chiesa entra in gioco, formando le coscienze ed educando alla divisione giusta delle ricchezze».

Massimiliano Mancini: «Le Sacre Scritture ci dicono che, “gli uomini preferirono le tenebre alla luce” [Giovanni 3,19 n.d.r.], questo si sta verificando in quasi tutta l’Africa. I governanti preferiscono il denaro piuttosto che la ricchezza eterna, cosa serve allora, basta solo la fede oppure c’é bisogno anche di un’azione politica?».

Dieudonné Nzapalainga: «Io credo che le due cose non siano in contrasto. Abbiamo bisogno di uomini politici nel senso più nobile del termine, ossia di chi ama il popolo, di chi combatte per il suo popolo, di chi lo difende. È qui che la fede arriva per schiarire le coscienze delle persone, perché la Chiesa ci dona una luce che ci fa capire che il bene [se è davvero tale n.d.r.] è per tutto il mondo».

Massimiliano Mancini: «È stato creato cardinale a un’età giovanissima [45 anni n.d.r.], questo vuol dire che l’Africa può darci quella giovinezza che l’Europa non ha più, sia come idee e sia come persone, perché l’Europa è un continente di vecchi e l’Africa un continente di giovan.. Quindi l’Europa non riceve solamente ragazzi, bambini che emigrano ma, forse, anche delle nuove idee giovani?».

Dieudonné Nzapalainga: «Penso che dobbiamo pensare a una reciprocità, come l’Europa ha portato all’Africa anche l’Africa può apportare all’Europa. Se noi restiamo con le idee di superiorità e inferiorità, di padroni e schiavi, non troveremo mai una soluzione. I giovani che arrivano dall’Africa devono porsi al servizio dei loro fratelli. Io stesso ho lavorato dieci anni a Marsiglia e sono stato davvero contento di vivere con i giovani europei e marsigliesi. Dobbiamo guardare all’arrivo degli africani [in una nuova ottica], non Intervista a Dieudonné Nzapalainga, in occasione del Meeting di Rimini 2022, il più giovane cardinale del collegio cardinalizio sino al 2019, già presidente della Conferenza Episcopale del Centrafrica, restauratore della Chiesa africana dopo gli scandali, da sempre impegnato contro le guerre intestine africane e gli interessi stranieri in Africa. Il contrasto alle nuove forme di colonialismo con l’affermazione della cultura dello scambio reciproco attraverso il ruolo della Chiesa cattolica.per conquistare le vostre terre ma per dare un contributo».

Massimiliano Mancini: «Grazie padre, segnaliamo il suo libro “La mia lotta per la pace”».

 

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