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COSA HA DETTO DAVVERO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA SUI POVERI CHE MANGIANO MEGLIO DEI RICCHI [CON VIDEO], Francesco Mancini

L’intervento per esteso del ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare al Meeting di Rimini 2023 sulla dieta mediterranea

Francesco Mancini

Abstract: Le fake news si costruiscono anche estrapolando una sola frase di poche parole dal contesto del discorso. Per questa ragione, dopo le polemiche sorte a seguito della frase del ministro Lollobrigida, si riporta il video dell’intervento completo che ha tenuto in occasione della sessione “Food security e sostenibilità” venerdì 25 agosto 2023 al Meeting per l’amicizia dei popoli.

francesco Lollobrigida

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Le dichiarazioni

Il 25 agosto 2023, sesta e ultima giornata del Meeting di Rimini 2023, il ministro per l’agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste Francesco lollobrigida è intervenuto alla sessione “Food security e sostenibilità: cooperare per crescere“, assieme con gli altri ospiti Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura, Giangiacomo Pierini, direttore Corporate Affairs & Sostenibilità Coca-Cola HBC Italia e presidente ASSOBIBE, Giovanni Pomella, amministratore delegato Lactalis in Italia e consigliere di Centromarca; Matteo Zoppas, presidente dell’ICE–Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Il moderatore è stato Stefano Gatti, inviato speciale per la sicurezza alimentare del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Si riporta in estratto l’ultima domanda che è stata oggetto di polemiche.

Cosa si è detto davvero

Stefano Gatti: «A lei chiediamo di chiudere questo evento, ringraziandola ancora una volta per la sua presenza. Vorrei partire da un tema che è stato toccato la dieta mediterranea. È stata riconosciuta patrimonio mondiale immateriale dell’umanità dell’UNESCO su iniziativa dell’Italia ma sappiamo che la dieta mediterranea parte e ha al suo cuore la cucina italiana è proprio nei mesi scorsi lei ha presentato a none del Governo la proposta di candidare la cucina italiana a patrimonio immateriale dell’umanità altra iniziativa internazionale del Governo. Le chiederti a conclusione di questo evento di parlarci dell’importanza di questa iniziativa».

Francesco Lollobrigida: «La dieta mediterranea obiettivamente non è una questione che riguarda solo l’Italia ma tutte le regioni del Mediterraneo. Prima il collega Cirielli ricordava come nasce e come si sono approfonditi gli studi riguardo un certo calibrato utilizzo di alcuni nutrienti per avere un benessere che è riconosciuto dalle statistiche. Noi siamo per esempio la seconda nazione per longevità del pianeta così come l’utilizzo di più carboidrati rispetto alle carni rosse porta dei benefici alla salute che sono riscontrati dal risultato finale. […] Benessere fisico delle persone rispetto ad altre diete occidentali ricche per esempio di o eccessivamente ricche di grassi. Abbiamo presentato anche legando a eventi molto suggestivi questa candidatura, l’abbiamo l’ultima volta presentata negli scavi di Pompei, dove è stato ritrovato da poco un affresco che racconta l’origine di quella che viene definita pizza, che ovviamente pizza non è nel senso tradizionale ma che era già un prodotto che vi somigliava, accanto un forno che è esattamente identico ai forni nei quali oggi viene cotta e la pizza. Abbiamo fatto viaggiare e viaggerà per 31 porti del mondo la cucina italiana sull’Amerigo Vespucci, la nave più bella del mondo. L’abbiamo presentata a New York, perché se si afferma la cucina italiana si afferma la qualità che è connessa alla cucina italiana e si affermano quelle produzioni che hanno un costo diverso, perché produrre qualità non ha lo stesso costo di produrre e basta. Questo elemento che spesso non viene compreso va raccontato e va spiegato alle nazioni che non hanno per storia questo elemento che contraddistingue la loro educazione alimentare. Gli Stati Uniti sono un grande popolo, ci hanno liberato, ci hanno difeso e lo fanno ancora. Su una cosa non ci possono insegnare niente: a mangiare. Noi abbiamo un’educazione alimentare interclassista. Abbiamo un grande vantaggio: da noi spesso i poveri mangiano meglio dei ricchi perché cercando dal produttore l’acquisto a basso costo comprano qualità. Negli Stati Uniti invece c’è una divaricazione sociale tra chi mangia bene, come noi e sta nello stesso stato fisico, e i poveri -o meglio le classi meno agiate- che vengono  rimpinzate attraverso elementi condizionanti, devo dire il nutriscore è uno di questi, non adottato così negli Stati Uniti ma con lo stesso tipo di approccio che vanno verso l’interesse di chi deve vendere non dell’utente finale. Questo porta ad avere una divaricazione anche dello stato fisico delle persone, con un sovrappeso che negli Stati Uniti arriva al 77% contro il 36% della media europea, con una obesità che arriva al 32% rispetto l’8% dell’Italia e con una tendenza a localizzare queste patologie sempre nelle fasce più basse. […] Difendere il buon cibo, difendere la qualità è anche una questione di civiltà, è anche una questione di rispetto di un modello di sviluppo che mette le persone tutte sullo stesso piano e non le lasci condizionare esclusivamente dal loro potere di acquisto».

Stefano Gatti: «Grazie ministro Lollobrigida, grazie di averci ricordato che la sfida della sicurezza alimentare riguarda tutti i paesi del mondo, i più avanzati e i più arretrati, e noi Italia siamo un esempio. Noi ringraziamo tutti e il pubblico per partecipato a questo evento. Grazie, grazie a tutti».



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