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RELAZIONE ANNUALE AL PARLAMENTO SUL FENOMENO DELLE TOSSICODIPENDENZE IN ITALIA (2025) – 1^ parte, Luigi De Simone

Aumentano i decessi legati all’uso di cocaina! 

Luigi De Simone

AbstractDalla Relazione annuale sulle tossicodipendenze in Italia, presentata al Parlamento dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Antidroga, relativa ai dati del 2024, emerge che i decessi legati all’uso della cocaina hanno raggiunto i numeri dei decessi legati all’eroina.

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Come ogni anno, alla fine del mese di giugno si attende con trepidazione la Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze, a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Antidroga, come previsto dall’articolo 131 del Testo Unico sugli Stupefacenti1, che si occupa anche di altre dipendenze, come il gioco d’azzardo, i videogame e l’utilizzo di internet.

Come l’anno scorso, vedi articoli pubblicati rispettivamente il 2 agosto, il 7 agosto e il 10 agosto anche quest’anno ho letto con estrema attenzione i dati pubblicati.

In questa prima parte si effettuerà un’analisi generale dei dati relativi al 2024, rispetto al consumo degli stupefacenti, alle operazioni di polizia ed, in generale, all’andamento rispetto all’anno precedente.

Il primo dato su cui riflettere è l’uso della cocaina, che si conferma una delle sostanze con il maggiore impatto sanitario e sociale in Italia. I decessi direttamente correlati al suo uso nel 2024 hanno raggiunto un record. Ben il 35% dei decessi legati all’uso di sostanze stupefacenti è legato alla cocaina, percentuale in costante aumento negli ultimi anni. Addirittura si sono raggiunti i numeri dei decessi correlati all’uso di eroina/oppiacei, rispettivamente 80 e 81 casi accertati, rispetto ai 231 decessi totali nell’anno. In particolare le analisi delle acque reflue urbane rivelano che la cocaina è la seconda sostanza psicoattiva illegale più consumata in Italia nel 2024, con una stima media di circa 11 dosi al giorno ogni 1.000 abitanti, in aumento rispetto agli anni 2020-2022. La sostanza bianca vanta un altro record. E’ quella più frequentemente associata al policonsumo!

Unica sostanza che tiene testa, anzi supera, l’uso della cocaina è la cannabis, che resta la sostanza psicoattiva più diffusa in Italia. Il 77% delle 36.960 segnalazioni effettuate agli organi competenti dalle forze di polizia per uso personale2 (dato sostanzialmente stabile) e il 37% delle 27.989 denunce per spaccio3 (di cui 2/3 in stato di arresto) sono relative, appunto, alla cannabis. In riferimento alla cocaina/crack, invece, sono il 18% le segnalazioni e il 52% le denunce. Nel 2024, l’analisi delle sostanze stupefacenti presenti nelle acque reflue urbane rileva che la cannabis  e i suoi derivati sono presenti con  circa 52 dosi giornaliere ogni 1.000 abitanti (dato stabile rispetto all’anno precedente).

Da non sottovalutare, poi, il significativo aumento della concentrazione di THC4 nei prodotti a base di hashish, la cui potenza è quadruplicata dal 2016, passando dal 7,4 % al 29%, soprattutto nelle formulazioni di nuova generazione e nei liquidi utilizzati per le sigarette elettroniche.

Altra piaga è rappresentata dalle Nuove Sostanze Psicoattive (NSP) circolanti sul territorio nazionale pari a 79 segnalate dal Sistema Nazionale di Allerta Rapida per le Droghe (NEWS-D)5, di cui 47 identificate per la prima volta in Europa. Di particolare rilievo le segnalazioni di sequestri della “cocaina rosa”, una combinazione di MDMA e ketamina, generalmente sotto forma di polvere di colore rosa, nella quale possono essere presenti anche altre sostanze psicoattive e agenti di taglio.

Per quanto riguarda i controlli di polizia, finalizzati a contrastare l’invasione delle nostre città da sostanze stupefacenti, come si nota nel grafico che segue, le varie operazioni delle forze dell’ordine hanno portato al sequestro di oltre 58 tonnellate di sostanze stupefacenti, di cui il 49% marijuana (45% nel 2023), il 30% hashish (31% nel 2023) e il 19 % di cocaina (22% nel 2023), percentuale corrispondente a undici tonnellate. In media 25 kg di cocaina per ogni 100.000 abitanti (popolazione tra i 15 e i 74 anni), con picchi in Liguria (72 kg) e in Calabria (ben 318 kg). Un altro dato allarmante, emerso dai numeri relativi ai sequestri eseguiti,  è rappresentato dalle oltre 124.000 compresse/dosi sequestrate (il triplo rispetto al 2023), di cui l’82% rappresentato da droghe sintetiche. Spiccano le dosi sequestrate nel Sud, pari al 71% del totale, nonostante il numero di operazioni su tutto il territorio nazionale sia equilibrato.

Per l’ISTAT nel 2023 sono stati spesi 17,2 miliardi di euro (dati non definitivi), trend sempre in salita negli ultimi anni, di cui il 38% legato al consumo della cannabis e il 28% legato al consumo della cocaina.

In riferimento ai prezzi medi del narcotraffico si osserva che nel 2024 sono calati i prezzi medi del traffico di marijuana 2.433 euro/kg (2.461 anno precedente), hashish 2.852 euro/kg (2.962 anno precedente) e cocaina 36.247 euro/kg (37.445 anno precedente), mentre sono aumentati quelli di eroina brown 20.299 euro/kg (20.481 anno precedente) ed eroina bianca 29.661 euro/kg (29.475 anno precedente). Si registrano, poi, notevoli incrementi dei prezzi per 1.000 dosi di alcune sostanze stimolanti come amfetamine e metamfetamine.

I prezzi medi al mercato dello spaccio, invece, confermano che la sostanza più cara sia la cocaina con 76,90 euro/grammo (83,55 euro/grammo nel 2023), seguono l’eroina bianca con 52,12 euro/grammo (53,78 euro/grammo nel 2023),  l’eroina brown con 39,17 euro/grammo (41,19 euro/grammo nel 2023), le metamfetamine con 34,99 euro/dose (28,46 euro/dose nel 2023), le amfetamine con 26,32 euro/dose (27,78 euro/dose nel 2023), l’LSD con 25,17 euro/dose (23,29 euro/dose nel 2023), l’ecstasy con 22,61 euro (19,85 euro nel 2023), l’hashish con 10,77 euro/grammo (11,76 euro/grammo nel 2023) ed, infine, la marijuana con 9,33 euro/grammo (10,19 euro/grammo nel 2023).

Quest’anno, di norma ogni tre anni5, come indicato dal citato Testo Unico sugli stupefacenti, è prevista la VII Conferenza Nazionale sulle Dipendenze, che si svolgerà a Roma il prossimo mese di novembre. Sarà un’altra occasione per alzare l’attenzione sul disastro provocato dalle sostanze stupefacenti, mettendo in rete i risultati di un triennio (2022-2023-2024), che coincide con il periodo post-pandemico, ove tutti i dati negativi sono risaliti tornando ai dati pre-pandemici.

Seguiranno a breve su questa testata altri contributi, in cui analizzeremo ulteriori dati della Relazione annuale oggetto del presente approfondimento, legati alle relazioni stupefacenti/giovani e stupefacenti/commissione di reati.


NOTE

  1. D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 rubricato “Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza.”
  2. Ai sensi dell’articolo 75 del DPR n. 309/1990 (rilevanza amministrativa);
  3. Ai sensi degli articoli 73 e 74 del DPR n. 309/1990 (rilevanza penale);
  4. è uno dei principali principi attivi della cannabis con effetti psicotropi, alterando la percezione della realtà, i movimenti e in generale la lucidità mentale e la capacità di svolgere anche le più semplici azioni
  5. Il Sistema nazionale di allerta rapida per le droghe (NEWS-D), istituito nel 2009 dal DPA e gestito operativamente con l’ISS, opera grazie alla collaborazione della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, di una rete di laboratori di polizia scientifica e tossicologia clinico-forense, nonché di centri antiveleno, oggi in fase di ulteriore rafforzamento, in grado di individuare tempestivamente su tutto il territorio nazionale i fenomeni potenzialmente pericolosi per la salute pubblica correlati alla comparsa di nuove sostanze psicoattive e alle nuove modalità di consumo di sostanze stupefacenti classiche. Il NEWS-D può lanciare segnalazioni di allerta alle strutture deputate alla tutela della salute e alle forze di polizia, consentendo le necessarie misure politico-sanitarie in risposta alle emergenze, e di contrasto al traffico.
  6. In realtà la VI Conferenza è stata convocata nel 2021 (quattro anni fa), mentre la precedente (V Conferenza) addirittura si è tenuta nel lontano 2009, ben dodici anni prima.

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