Un nuovo strumento per la sicurezza e il benessere operativo degli operatori e un servizio migliore per i cittadini

Abstract: Il Coaching strategico sta emergendo come un approccio innovativo per allenare e potenziare le competenze emotive, comunicative, strategiche e di natura trasversale, migliorando l’efficacia operativa e il benessere lavorativo. Per la Polizia Locale che affronta quotidianamente sfide molto complesse e che richiedono competenze non solo tecniche, ma anche comunicative, emotive e strategiche, il coaching costituisce uno strumento operativo importantissimo per il benessere e l’efficenza operativa degli operatori che si traduce in un servizio migliore per la sicurezza urbana e i cittadini.
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Nadia Corà: avvocato cassazionista che opera in ambito amministrativo-contabile con pluridecennale esperienza, giudiziale e stragiudiziale nella tutela legale delle Pubbliche Amministrazioni, delle società e dei soggetti pubblici e dei soggetti privati. Lega Coach e strategy coach e consulente senior coach, si occupa anche di organizzazione, attività amministrativa e performance organizzativa e individuale, ideazione e attuazione di servizi di supporto specialistico online, ICT e informatizzazione e automazione del processo gestionale.
PREMESSA
Negli ultimi anni, la crescente complessità del contesto urbano e sociale ha reso evidente la necessità di dotare la Polizia Locale di nuovi strumenti e competenze adeguate per affrontare situazioni sempre più articolate.
In particolare, sono diventate molto frequenti le situazioni ad alto impatto emotivo che gli agenti devono affrontare quotidianamente: incidenti stradali, conflitti con cittadini e utenti, gestione di emergenze e comunicazione di notizie traumatiche (le c.d. bad news, come la comunicazione di decesso di un familiare).
Queste esperienze possono generare numerose conseguenze negative per le persone che le vivono, tra cui:
- un grande senso di incapacità relativamente alle parole da usare e alle tecniche di linguaggio da utilizzare per comunicare le bad news o per gestire i conflitti;
- gravi preoccupazione e, addirittura, paura di affrontare emergenze per le quali non vi è stata alcuna preparazione o formazione;
- stress acuto o cronico, con conseguenze come insonnia, ansia, disturbi fisici e burnout.
L’esposizione a eventi traumatici può portare allo sviluppo di disturbi come il Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD), soprattutto in assenza di adeguati strumenti di supporto.
In questo scenario, il Coaching strategico si propone come un nuovo metodo efficace per “allenare” i Comandanti e gli Agenti a potenziare le proprie capacità di gestire le emozioni, di comunicare e di migliorare le relazioni.
Il Coaching strategico non si occupa delle competenze tecniche, ma si concentra nello sviluppo di abilità emotive, comunicative e strategiche.
DIFFERENZA TRA COACHING E FORMAZIONE
La formazione mira a colmare lacune di conoscenza, mentre il Coaching si concentra sull’attivazione delle risorse interne dell’individuo per favorire il cambiamento e il raggiungimento di obiettivi personali o professionali.
Obiettivo del Coaching è trasformare i limiti del coachee in risorse.
In sintesi, sono proprio le distinzioni tra formazione e Coaching, di seguito riepilogate, a costituire il motivo in forza del quale le PA decidono di ricorrere al Coaching per risolvere problemi o raggiungere obiettivi.
Formazione | Coaching | |
Obiettivo | Trasferire conoscenze e competenze specifiche | Sviluppare potenziale e consapevolezza del |
Metodo | Lezioni frontali, e-learning esercitazioni | Domande potenti, ascolto attivo, riflessione guidata del coachee |
Ruolo del professionista | Formatore: esperto che insegna contenuti | Coach: facilitatore che stimola l’autonomia del coachee con allenamento mirato e anche prescrizioni |
Focus | Apprendimento di nozioni e abilità | Cambiamento comportamentale e raggiungimento di obiettivi del coachee |
Responsabilità | Il formatore guida il processo | Il coachee è protagonista attivo del proprio percorso di cambiamento |
Durata | Limitata (corsi, workshop) | Percorso continuativo e personalizzato di miglioramento |
IL COACHING STRATEGICO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Il Coaching, originariamente sviluppato in ambito aziendale, ha ormai trovato applicazione anche nella Pubblica Amministrazione, nelle aziende e nelle società pubbliche dove si è dimostrato efficace nel promuovere il cambiamento organizzativo, il potenziamento e lo sviluppo delle competenze trasversali.
Anche la Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA) ha avviato corsi specifici per formare coach per la PA, in linea con la Direttiva del Ministro per la Pubblica Amministrazione (11/2023), con l’obiettivo di sviluppare competenze trasversali o soft skill fondamentali per i dipendenti pubblici.
Nel 2024, il corso organizzato da SNA ha avuto, come ambito di intervento, il tema “Come diventare coach”. Gli obiettivi del corso hanno tenuto conto che che nel Coaching, il partecipante (coachee) interagisce con il coach “per raggiungere un obiettivo o risolvere un problema che può riguardare aspetti professionali, di crescita lavorativa o manageriale, come ad esempio: affrontare un cambiamento, sbloccare una situazione difficile o conflittuale, sviluppare una specifica capacità, aumentare la performance nel lavoro, migliorare il rapporto con i propri collaboratori, prepararsi a ricoprire un nuovo ruolo lavorativo”.
I principali temi formativi per diventare Coach includono il comunicare con efficacia, l’ascolto attivo, le domande potenti, la comunicazione diretta; la definizione dell’obiettivo: come facilitare la definizione dell’obiettivo di periodo e di sessione; il modello GROW.
In questo panorama, il modello strategico di Coaching per la PA si distingue per costituire una tipologia di Coaching dalle peculiare caratteristiche, di seguito indicate.
DIFFERENZA TRA COACHING E COACHING STRATEGICO
Nel Coaching tradizionale, che è centrato sull’auto-esplorazione della persona, il coach agisce come facilitatore, ponendo domande aperte che stimolano la riflessione e aiutano l’individuo a scoprire le proprie risorse interiori. Questo metodo promuove l’apprendimento autonomo e il cambiamento spontaneo, rispettando profondamente l’autodeterminazione del cliente.
Al contrario, nel Coaching Strategico viene adottato un approccio direttivo, finalizzato al superamento di blocchi e limiti percepiti. Derivato dalla psicologia strategica, questo metodo mira a guidare il coachee attraverso tecniche specifiche, come il dialogo strategico e l’uso di stratagemmi, per indurre un cambiamento di prospettiva e comportamento. Il coach orienta il processo decisionale e utilizza strumenti persuasivi per facilitare il raggiungimento degli obiettivi o il superamento di un problema o di una difficoltà.
E’ evidente che, nel contesto operativo della Polizia Locale, dove è fondamentale sviluppare capacità di superamento di blocchi e limiti percepiti, il Coaching strategico offre un percorso adeguato di cambiamento finalizzato a gestire le sfide emozionali, comunicative e relazionali con maggiore efficacia e serenità.
IL COACHING STRATEGICO PER LA POLIZIA LOCALE
Il Coaching strategico per la Polizia Locale si articola in tre ambiti strategici principali, ciascuno mirato a sviluppare competenze specifiche:
1. Coaching strategico linguistico, nell’ambito del quale i benefici attesi sono, principalmente, il potenziamento dell’intelligenza linquistica, il miglioramento delle competenze comunicative; l’adattabilità e la flessibilità comunicativa con riferimento alla gestione delle interazioni con il pubblico e i colleghi; il contenimento dello stress.
2. Coaching strategico emotivo, nell’ambito del quale i benefici attesi sono, principalmente, il potenziamento dell’intelligenza emotiva, il miglioramento della consapevolezza di sé e della gestione delle emozioni, maggiore equilibrio e resilienza nell’affrontare le situazioni critiche.
3. Coaching strategico amministrativo, nell’ambito del quale i benefici attesi sono, principalmente, il miglioramento delle abilità di problem solving gestionali con riferimento ad ambiti specifici, quali, ad esempio, l’accesso documentale, l’accesso ai dati e l’accesso civico.
Quindi, in conclusione, il Coaching strategico rappresenta un’opportunità significativa per la Polizia Locale di affrontare le sfide contemporanee con strumenti adeguati, migliorando l’efficacia operativa e il benessere lavorativo. Attraverso lo sviluppo di competenze comunicative, emotive e strategiche, comandanti e agenti possono offrire un servizio più efficiente e orientato al cittadino, contribuendo alla costruzione di comunità più sicure e coese.
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