ETHICA SOCIETAS-Rivista di scienze umane e sociali
Arte Massimiliano Mancini NOTIZIE

CESARE PIGLIACELLI: L’IPERREALISMO COME STRUMENTO NARRATIVO, Massimiliano Mancini

L’opera oltre il virtuosismo artistico in un dialogo socratico sull’etica e sulla società

Massimiliano Mancini

Abstract: Cesare Pigliacelli (Patrica 1957) nelle sue opere esprime la tensione emotiva del contrasto tra esteriorità sociale e interiorità umana, realizza un dialogo socratico più che esprimere la propria opinione impiegando l’iperrealismo non come orpello fine a sé stesso ma come strumento narrativo in un acting out provocatorio dissacrante che costringe a riflettere tra apparenza ed essenza della moderna dell’umanità.

Keywords: #cesarepigliacelli #pigliacelli #arte #pittura #cesarepigliacelliartista #iperrealismo #pittura #massimilianomancini #ethicasocietas #ethicasocietasrivista #rivistascientifica #scienzeumane #scienzesociali #ethicasocietasupli


LA PERSONALITÀ ARTISTICA DI CESARE PIGLIACELLI

Cesare Pigliacelli (Patrica 1957), si potrebbe definire un esteta mite, ha sempre avuto un fascino innato per la bellezza in ogni sua espressione, ha studiato arte sin da adolescente e l’ha praticata in ogni modo in cui si intravede la bellezza dell’universo, dalla pittura alla lettura, dallo sport all’impegno sociale per l’ambiente, gli emarginati, gli ultimi. Tutto ciò mantenendo sempre un basso profilo, un tono rispettoso verso tutti, anche nel tono della voce, la mitezza quindi che è la migliore compagnan della bellezza.

Le sue doti artistiche sono state l’essenza della sua professione come grafico pubblicitario che svolge da oltre quarant’anni, senza però mai rinunciare alla pittura, allo sport e all’inpegno sociale, vivendo tutti gli aspetti come un unicum di espressione della sua personalità.

La pittura di Cesare Pigliacelli è una forma d’arte profondamente riflessiva, al tempo stesso tecnica e concettuale, che si muove tra iperrealismo visivo e simbolismo emotivo. La sua opera non è mai fine a sé stessa, ma si fa veicolo di critica sociale, introspezione psicologica e dialogo tra memoria e presente.

L’IPERREALISMO COME STRUMENTO NARRATIVO

L’iperrealismo è oggi una tecnica abbastanza abusata poiché di grande effetto e quindi sposta l’attenzione dal contenuto dell’opera all’aspetto della stessa ma Cesare Pigliacelli la utilizza uno strumento narrativo.

A. Da Messina, Cristo alla colonna (1476-1478)

Lui utilizza magistralmente la tecnica a olio per utilizzare il dettaglio fotografico e il contrasto cromatico quasi come una luce ad occhio di bue su un palcoscenico per indirizzare l’attenzione dell’osservatore sul particolare dell’immagine che esprime il messaggio che l’opera vuole esprimere, così come faceva Antonello Da Messina (ad es. Cristo alla Colonna).1476-1478

C.Pigliacelli, Ragazzo con cesto di frutta

Ogni dettaglio della sua opera, quindi, dalle espressioni umane agli oggetti quotidiani, è reso con estrema precisione, il suo iperrealismo non è sterile virtuosismo ma un mezzo per creare un impatto emotivo, restituendo al pubblico la forza del reale trasfigurato da una visione carica di tensione che non si limita a comunicare il punto di vista dell’artista, che peraltro rimane sospeso, ma piuttosto pone socraticamente degli interrogativi che costringono chiunque guardi l’opera a un percorso dentro di sé, attraverso le proprie convinzioni oltre gli stereotipi, oltre le convinzioni sociali e al di sopra delle ideologie, religiose o politiche che siano.

C. Pigliacelli, Ecce Homo

Completa questa descrizione emotiva l’uso sapiente della luce e del cromatismo, di chiara ispirazione caravaggesca, in un cotrasto ulteriore tra antico e moderno e tra figurativo e simbolico, anche i volti, spesso presi da soggetti reali contemporanei -altra ispirazione caravaggesca- come nel proprio autoritratto o nel volto del figlio (Ecce Homo, 2011) raffigurato come un moderno Cristo alla colonna, oppure l’impiego simboli del consumismo moderno, come nel caso dell’hamburger elevato come nella consacrazione dell’ostia.

Quindi nella tecnica di Cesare Pigliacelli c’é l’obiettivo di andare oltre l’esteriorità formale dell’opera d’arte per esprimere l’interiorità sostanziale di un dialogo sociale, etico e politico, nel senso più filosofico del termine senza alcuno scadimento banale ai temi partitici.

INTERIORITÀ ED ESTERIORITÀ

Proprio il contrasto tra l’esteriorità sociale, dominata dalle pressioni del mondo, e l’interiorità dell’individuo alla ricerca dei valori del microcosmo umano, è la ricerca costante della riflessione che anima la produzione di Cesare Pigliacelli, riassunta nel progetto concettuale Interior / Exterior che è stato anche il titolo dell’ultima mostra realizzata a Roma a Palazzo Valentini dal 5 al 16 maggiio 2025.

Un contrasto dialettico, nel suo stile mite e nell’approccio tipicamente socratico fatto di interrogativi sussurrati dalle immagini più che di affermazioni urlate come siamo abituati a sentire oggi dai media così come dai palchi, tra l’exterior della società dell’immagine, dell’apparenza e del consumismo e l’interior della coscienza, della memoria e del dubbio.

Le sue opere interrogano le condizioni dell’uomo moderno che si sente smarrito, alienato, bombardato da stimoli e informazioni, dipendente dai social e dalla tecnologia, in una società nella quale apparentemente tutti hanno tutto ma poi in realtà “…la vita umana oscilla come un pendolo tra dolore e noia, con il piacere che appare solo come un intervallo fugace e illusorio” (A. Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione, 1819).

ACTING OUT E DEEP ACTING

In psicologia, “acting” può riferirsi a due concetti principali: l’acting out o acting profondo che è un comportamento impulsivo per esprime emozioni o conflitti non elaborati attraverso azioni, spesso senza considerarne le conseguenze; il deep acting o cating profondo è una strategia di gestione delle emozioni che implica un cambiamento dei propri sentimenti interiori per adattarli a una situazione specifica.

In Cesare Pigliacelli l’acting out si esprime metaforicamente attraverso la provocazione usata come strumento narrativo per scuotere le coscienze, reinterpretando provocatoriamente in chiave contemporanea l’iconografia del martire e del Cristo, della sacralità metafisica e del tentativo moderno di sostituirla con una mitologia consumistica degli oggetti di rapido consumo, esprimendo il dolore e il disagio di figure sofferenti, isolate, schiacciate, simboli dell’umanità sacrificata al mercato e all’indifferenza digitale.

Le sue opere realizzano anche una forma astrata di deep acting coniugando l’iconografia sacra del passato con i codici visivi del presente. Le sue figure, spesso ispirate alla pittura barocca -soprattutto caravaggesca come si è già detto – appaiono illuminate da contrasti drammatici di luce e ombra, caricando di pathos la scena. Questo linguaggio lo usa per rappresentare non il divino ma l’uomo contemporaneo, fragile, sofferente, eppure ancora capace di cercare riscatto, conoscenza e bellezza.


GLI ULTIMI 5 ARTICOLI SUL TEMA DELL’ARTE

PARTENOPE, NOI, LORO E GLI ALTRI

IL MEETING DI RIMINI SOTTO IL SEGNO DELL’ARTE

ETICA E BELLEZZA COME ENDIADI IDEALE DELL’ARTE

DESCRIVERE LA COMPLESSITÀ DEGLI ESSERI VIVENTI CON L’ARTE

INTERVISTA A GIANLUCA MORABITO SUL PREMIO MARGUTTA 2022

GLI ULTIMI 5 ARTICOLI PUBBLICATI

THE FUTURE OF FINANCE: THE IMPACT OF ARTIFICIAL INTELLIGENCE ON BUSINESS VALUATION

UNA LEGGE NEL NOME DI GIOGIÒ CONTRO LA MAFIA

IN RICORDO DI ALFREDINO E IL VALORE DELLA SOLIDARIETA

UMANO TROPPO UMANO?

L’IMPATTO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELLA FINANZA AZIENDALE


Copyright Ethica Societas, Human&Social Science Review © 2025 by Ethica Societas UPLI onlus.
ISSN 2785-602X. Licensed under CC BY-NC 4.0 

Related posts

CONDUCENTE CON PATENTE SCADUTA NON È RESPONSABILE LA SOCIETÀ DI AUTONOLEGGIO, Domenico Carola

@Direttore

CAPIRE LA GUERRA IN UCRAINA: 2) DALLA SECONDA GUERRA MONDIALE ALLA DOMINAZIONE RUSSA, Francesco e Massimiliano Mancini

@Direttore

LE ANTICIPAZIONI PIÙ AGGIORNATE SULLA RIFORMA DEL CDS-parte 4, Domenico Carola

@Direttore